mercoledì 25 gennaio 2012

Il mitico e famoso Capodanno cinese. Vigilia.


Se devo dire la verità il Capodanno cinese mi sta un po' deludendo. Io da povera illusa vedevo questo giorno come un'esplosione di pura felicità in ogni casa e strada, ma la mera realtà mi ha costretto a ricredere. Ammetto però che ero stata avvista da più persone: “A Xiamen e in molte altre città del sud il capodanno non esiste”, ma io avevo continuato a sperare. Purtroppo la mia città vieta i fuochi d'artificio, punto di forza dei cinesi (li hanno inventati loro), e le decorazioni tipiche dello spring festival sono veramente rade. Lo spirito del Capodanno come festa e vacanza comunque resta e per la prima volta ho potuto percepire la pigrizia dei cinesi. I cinesi, si sa, sono grandi lavoratori: negozi aperti a orari impossibili, scuola la domenica sera, sempre incentrati sugli affari e sul lavoro, ma per fortuna questi due giorni le strade erano parzialmente deserte e la gente era rintanata in casa.

Ricordate il detto “Capodanno con i tuoi, Natale con chi vuoi”.. beh sì.. era un po' diverso, ma la Cina mi ha contagiato. Qui infatti il Capodanno è un'ottima occasione per riunire assieme tutti i membri della famiglia, anche coloro che abitano in città lontane o addirittura all'estero.

Così è stato fatto anche nella mia famiglia ospitante, ma fortunatamente il ramo della 妈妈 (mama) pone le radici a Xiamen da molto tempo tant'è il mio piccolo piccolo nonno è un appassionato e sostenitore della cultura e del dialetto locale. Maledizione che non riesco a conversare in cinese perchè mi sarebbe piaciuto tantissimo scambiare qualche opinione con questo solare e saggio vecchietto che tra l'altro cucina benissimo e ha uno stile fantastico nell'arredare la casa.

Ritornando alla mia esperienza posso dire che la vigilia, 22 gennaio, è stata orribile e spero bene che non tutti gli anni si svolga così. Abbiamo mangiato ottimo cibo al ristorante, pesce, carne e il mitico 火锅(huoguo), ovvero una zuppa calda che viene conservata in tavola sempre calda su un fornelletto e in cui vengono immersi i vari cibi al fine di cuocerli. Il problema è che queste cene sono tanto buone quanto tremendo è il fatto che tutti vogliono il parere “dello straniero” su ogni cibo che mangia e vogliono ingozzarlo di qualunque cosa si trovi sulla tavola. Inoltre è usanza fare “cin cin” a tutti per più e più volte augurando qualcosa di buono sull'avvenire. Curiosità: i cinesi non sanno che vuol dire “cin cin”... “cin cin” NON è UNA PAROLA CINESE, è solo l'onomatopea dei bicchieri che si toccano tra loro:) loro dicono “ganbei” che letteralmente significa “bicchiere pieno”.

La cena non è certo stato il vero problema. La serata è poi degenerata quando tutta la famiglia si è radunata a casa dei miei genitori ospitanti e il mio povero giovane zio, che non può bere più di tanto, era completamente ubriaco. Alle 10.30, essendo stanchi, i nonni e gli altri zii ci hanno abbandonato lasciandoci con lo zio, la zia, il loro piccolo di 2 anni e la casa sporca. Così abbiamo passato un'ora a pulire la sala da pranzo e il vomito dello zio.
Scoccata la mezzanotte annunciata da un famoso programma alla tv, ci siamo scambiati gli auguri di “Buon anno” come se fossero state le condoglianze per un parente defunto.
La notte è stata terribile perchè dovevamo dormire in tre in un letto e il piccolo di 2 anni si svegliava più volte per brutti sogni. Avremmo preso sonno alle 3.30 di mattina, non troppo male pensando che in Italia i giovani sono abituati a fare di peggio la nottata-mattina del 31 dicembre-1 gennaio.

La mattinata seguente ha proceduto un po' più normalmente ma in modo più noioso. Posterò in seguito qualche foto ma intanto vorrei consigliarvi di non considerare la mia particolare esperienza come il vero svolgimento del Capodanno cinese. Se volete qualche informazione e curiosità in più, Wikipedia ne da una descrizione abbastanza concisa e attenente alla realtà (principalmente la realtà al nord della Cina, purtroppo).
http://it.wikipedia.org/wiki/Capodanno_cinese