Se devo dire la verità il Capodanno
cinese mi sta un po' deludendo. Io da povera illusa vedevo questo
giorno come un'esplosione di pura felicità in ogni casa e strada, ma
la mera realtà mi ha costretto a ricredere. Ammetto però che ero
stata avvista da più persone: “A Xiamen e in molte altre città
del sud il capodanno non esiste”, ma io avevo continuato a sperare.
Purtroppo la mia città vieta i fuochi d'artificio, punto di forza
dei cinesi (li hanno inventati loro), e le decorazioni tipiche dello
spring festival sono veramente rade. Lo spirito del Capodanno come
festa e vacanza comunque resta e per la prima volta ho potuto
percepire la pigrizia dei cinesi. I cinesi, si sa, sono grandi
lavoratori: negozi aperti a orari impossibili, scuola la domenica
sera, sempre incentrati sugli affari e sul lavoro, ma per fortuna
questi due giorni le strade erano parzialmente deserte e la gente era
rintanata in casa.
Ricordate il detto “Capodanno con i
tuoi, Natale con chi vuoi”.. beh sì.. era un po' diverso, ma la
Cina mi ha contagiato. Qui infatti il Capodanno è un'ottima
occasione per riunire assieme tutti i membri della famiglia, anche
coloro che abitano in città lontane o addirittura all'estero.
Così è stato fatto anche nella mia
famiglia ospitante, ma fortunatamente il ramo della 妈妈
(mama) pone le radici a Xiamen da molto tempo tant'è
il mio piccolo piccolo nonno è un appassionato e sostenitore della
cultura e del dialetto locale. Maledizione che non riesco a
conversare in cinese perchè mi sarebbe piaciuto tantissimo scambiare
qualche opinione con questo solare e saggio vecchietto che tra
l'altro cucina benissimo e ha uno stile fantastico nell'arredare la
casa.
Ritornando alla mia esperienza posso
dire che la vigilia, 22 gennaio, è stata orribile e spero bene che
non tutti gli anni si svolga così. Abbiamo mangiato ottimo cibo al
ristorante, pesce, carne e il mitico 火锅(huoguo),
ovvero una zuppa calda che viene conservata in tavola sempre calda su
un fornelletto e in cui vengono immersi i vari cibi al fine di
cuocerli. Il problema è che queste cene sono tanto buone quanto
tremendo è il fatto che tutti vogliono il parere “dello straniero”
su ogni cibo che mangia e vogliono ingozzarlo di qualunque cosa si
trovi sulla tavola. Inoltre è usanza fare “cin cin” a tutti per
più e più volte augurando qualcosa di buono sull'avvenire.
Curiosità: i cinesi non sanno che vuol dire “cin cin”... “cin
cin” NON è UNA PAROLA CINESE, è solo l'onomatopea dei bicchieri
che si toccano tra loro:) loro dicono “ganbei” che letteralmente
significa “bicchiere pieno”.
La cena non è certo stato il vero
problema. La serata è poi degenerata quando tutta la famiglia si è
radunata a casa dei miei genitori ospitanti e il mio povero giovane
zio, che non può bere più di tanto, era completamente ubriaco. Alle
10.30, essendo stanchi, i nonni e gli altri zii ci hanno abbandonato
lasciandoci con lo zio, la zia, il loro piccolo di 2 anni e la casa
sporca. Così abbiamo passato un'ora a pulire la sala da pranzo e il
vomito dello zio.
Scoccata la mezzanotte annunciata da un
famoso programma alla tv, ci siamo scambiati gli auguri di “Buon
anno” come se fossero state le condoglianze per un parente defunto.
La notte è stata terribile perchè
dovevamo dormire in tre in un letto e il piccolo di 2 anni si
svegliava più volte per brutti sogni. Avremmo preso sonno alle 3.30
di mattina, non troppo male pensando che in Italia i giovani sono
abituati a fare di peggio la nottata-mattina del 31 dicembre-1
gennaio.
La mattinata seguente ha proceduto un
po' più normalmente ma in modo più noioso. Posterò in seguito
qualche foto ma intanto vorrei consigliarvi di non considerare la mia
particolare esperienza come il vero svolgimento del Capodanno cinese.
Se volete qualche informazione e curiosità in più, Wikipedia ne da
una descrizione abbastanza concisa e attenente alla realtà (principalmente la
realtà al nord della Cina, purtroppo).
http://it.wikipedia.org/wiki/Capodanno_cinese
http://it.wikipedia.org/wiki/Capodanno_cinese