giovedì 3 maggio 2012

Nella campagna cinese


Appena mia madre leggerà questo post mi arriverà di sicuro la sua mail: “Annalauraaaaaaaaa, vai finalmente via tre giorni dalla tua città e ti dimentichi la macchina fotografica, vergognati”!! Diciamo che mi vergogno già di mio e quindi il mio piccolo paragrafo introduttivo è un invito diretto a lei a non lagnarsi tanto (un abbraccio a mia madre) e a tutti voi a perdonarmi di non rendere questo post un po' più interessante!!

Dove sono stata di speciale??? Sono finalmente stata nella campagna cinese, quella che nelle leggende metropolitane è vista come l'oscuro regno della povertà. E devo dire che sul serio aveva quel suo che di povero e, a causa del brutto tempo, anche quel suo che di oscuro!!

Devo il favore di questa gita a Y.Z. a un mio caro compagno di classe, campione di pingpong e persona molto timida ma gentilissima. Dopo aver assistito alla sua vittoria in un torneo cittadino, i suoi genitori hanno accompagnato me e lui nella loro città natale dove gestiscono una fabbrica di abbigliamento. Sarà stato per il fatto che il mio è stato un ritorno alla natura (in Italia sono cresciuta nella campagna friulana) o il fatto che i parenti e i vari cugini di Y.Z. mi hanno trattato come fossi di famiglia, ma per la prima dopo tanto tempo mi sono quasi sentita a casa!!

Ho fatto e visto un sacco di cose in questi giorni.... per facilitare la lettura schematizzo un po' e tralascio molto!

  1.   Prima di tutto ho visitato la fabbrica di vestiti in cui quel giorno, essendo il Primo Maggio, nessuno lavorava. Il luogo era pulito, abbastanza moderno ma non troppo. Mi è stato rivelato che l'orario dei lavoratori solitamente va dalle 8 di mattina alle 11 di sera (c'è la pausa pranzo) e i salari sono abbastanza bassi ma di anno in anno crescenti.

  2. Adiacente alla fabbrica vi era un piccolo villaggio di 600 persone circa con case di mattoni a un piano e un po' di sporcizia e noncuranza dappertutto. Come nella stragrande maggioranza delle campagne del mondo anch'essa aveva le sue tradizioni (tempio di non so che Dio), i suoi luoghi di ritrovo per anziani nonchè i soliti vecchi un po' rimbambiti(la nonna del mio amico) che non vogliono prendere le medicine per paura di finire all'inferno!!

  3. Ci siamo poi recati a una spiaggia che col suo fascino misterioso probabilmente è la più toccante spiaggia che abbia mai visto! Immaginate tanta nebbia e una spiaggia completamente deserta stretta in una morsa da un mare blu-verdastro e da delle rocce intense nei loro vari colori. Mi è stato detto che l'area era stata privilegiata della presenza di una roccia meteoritica rintracciabile solo qui e in un altra regione americana, ma in verità su Internet non ho trovato traccia di tutto ciò! Comunque era decisamente affascinante il modo in cui il profondo nero di questa pietra si mescolava al più grezzo granito e al semplice color sabbia mentre noi eravamo impegnati a cercare negli anfratti piccole rocce verdi come la giada, l'antica regina delle pietre cinesi. Siamo tornati a casa con una manciata di pietre e soprattutto con un sacco di vongole con cui poi avremmo fatto un deliziosa zuppa la sera!!

  4. Abbiamo dedicato il pomeriggio a visitare la scuola in cui la madre di Y.Z. lavora come insegnate. Dopo aver “inaspettatamente” scoperto che praticamente è una scuola elementare come tutte le altre, abbiamo preso un pallone da pallavolo e giocato una super partita 2 contro 2 a piedi nudi su un grezzo cemento. Per fortuna il divertimento ha di gran lunga superato il dolore che hanno provato le mie povere piante dei piedi.

  5. Il giorno dopo invece abbiamo cotto le patate dolci nella terra. Dopo due ore di lavoro a scavare il terreno, costruire il nostro forno e bruciare legna per ottenere le braci abbiamo totalmente toppato riguardo al tempo di cottura delle nostre patate che essendo talmente crude non abbiamo potuto neanche mangiare!!   



Avrei, poi, da raccontarvi un sacco di altre cose... le deliziose cene e pranzi, le partite a carte, la lezione di tè cinese da parte del papà di Y.Z., i miei discorsi in cinese con sua mamma, le corse in motorino con i cugini e le stupidaggini del piccolo bimbo cicciottello della famiglia che andrebbe d'amore e d'accordo con la mia sorellina italiana!! Già....il divertimento semplice rimane quello più intenso!!


È molto probabile che questa volta il mio post vi abbia annoiato con le sue particolarmente melense sensazioni. Questa sdolcinata passionalità quasi poetica disgusta un po' anche me, ma mi sarebbe dispiaciuto non riportarla in parte nero su bianco per mai dimenticarla gli anni avvenire!!!
Un profondo grazie alla famiglia Zhao

3 commenti:

  1. No comment... sulla dimenticanza!

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  2. Ho scoperto oggi il tuo blog e non vedo l'ora di leggermi i post precedenti. Sono affascinata dalla Cina anche se non ci sono mai stata!

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    1. allora ti invito a farci un salto, ma non soffermarti tanto su i nuovi palazzi senza alcuna storia o gli antichi edifici che dopo un po' sono sempre noiosamente uguali...la gente, il loro modo di pensare, le tradizioni, il cibo sono cose più interessanti, non sempre condivisibili, ma hanno un loro fascino!!!

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